Si ringrazia l’Associazione “Mi fido di te”, Palazzo Francisci (Todi), dal cui sito sono tratte le seguenti informazioni.
Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (o B.E.D. dall'inglese Binge Eating Disorder) è una definizione diagnostica relativamente recente, che indica un comportamento di tipo bulimico ma privo degli inappropriati metodi di compenso (come il vomito autoindotto) tipici della Bulimia Nervosa: è associato perciò ad un rapido ed evidente aumento di peso, fino ad arrivare nei casi più gravi all'obesità.
Criteri diagnostici:
- Episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata. Un episodio di alimentazione incontrollata si caratterizza per la presenza di entrambi i seguenti elementi:
- mangiare in un definito periodo di tempo (ad esempio un periodo di due ore) una quantità di cibo assai superiore a quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo ed in circostanze simili;
- sensazione di perdita di controllo nel mangiare durante l’episodio (ad esempio, sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando).
- Gli episodi di alimentazione incontrollata sono associati con tre (o più) dei seguenti sintomi:
- mangiare molto più rapidamente del normale;
- mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni;
- mangiare grandi quantitativi di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati;
- mangiare da soli a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando;
- sentirsi disgustato verso se stesso, depresso o molto in colpa dopo le abbuffate.
- E’ presente marcato disagio riguardo al mangiare incontrollato.
- Il comportamento alimentare incontrollato si manifesta, mediamente,almeno per 2 giorni alla settimana in un periodo di 6 mesi.
- L’alimentazione incontrollata non risulta associata con l’utilizzazione sistematica di comportamenti inappropriati (come digiuno, vomito, esercizio fisico prolungato, purganti).